Grieco Anna by Vortice di passione By orevacam 032

Grieco Anna by Vortice di passione By orevacam 032

autore:Vortice di passione By orevacam 032
Format: epub
pubblicato: 2013-03-25T16:00:00+00:00


Quando si ritrovarono seduti a tavola, il principale argomento di conversazione riguardò ciò che era accaduto quella mattina. Luke venne tartassato come un bersaglio.

«Sai fratello, sarebbe una buona cosa se indossassi dei paraocchi» lo punzecchiò Kevin. «Almeno saresti al sicuro dalle distrazioni».

«Piantala!» gli rispose il gemello tra i denti, infastidito da tutte le critiche che gli erano piovute addosso.

«Io ho un’idea migliore» intervenne Phoebe. «Per il prossimo torneo potremmo proporre agli organizzatori di negare l’ingresso alle donne al di sotto dei sessant’anni. In tal modo taglieremmo definitivamente la testa al toro, no?» ridacchiò. A quelle parole tutti scoppiarono a ridere e persino Luke, che aveva tenuto il broncio sino a quel momento, non poté fare a meno di unirsi al coro di risate.

Per il resto del pranzo discussero del più e del meno, poi Sam diede una mano a rigovernare. Quando tutto fu a posto disse a sua madre che si sarebbe recata da Sheila. Preso il fuoristrada si avviò verso Lawson’s Lodge. Arrivata a destinazione trovò la ragazza seduta sulla sedia a dondolo sotto il portico, l’aria avvilita. Quando le si sedette accanto ne scoprì il motivo.

«Ho saputo che tuo fratello oggi è finito con il culo per terra. È vero?» domandò con una smorfia amara sulle labbra.

«Diavolo, la notizia si è già diffusa?» replicò Sam, sorpresa.

«Da queste parti volano, lo sai» annuì l’altra, sarcastica. «È una cosa davvero incredibile. Darei non so cosa per essere guardata da lui, ma sembra che l’unica fra tutte le donne del paese che non ritiene degna di un’occhiata sia io! Devo fare proprio schifo!» sbottò, acida.

«Non dire cazzate, sei bellissima. Il fatto è che non hai mai pensato di valorizzare ciò che madre natura ti ha dato. Porti sempre quell’odiosa coda di cavallo, non ti trucchi, non ti ho mai vista indossare una minigonna o un top scollato. Solo vecchi jeans sdruciti, T-shirt informi e stivali da cow-boy. Se solo ti decidessi a darti una mossa, con quel fisico che ti ritrovi potresti avere qualunque uomo» la smentì Sam.

«Certo, come no, dovrebbero prendere il numerino» replicò Sheila, scettica.

«Invece è così» la rimbeccò lei, infastidita.

All’improvviso un’idea le balenò in testa. «Ho trovato!» esclamò facendo schioccare le dita. «Sono stata una vera idiota a non pensarci prima, in effetti».

«Che intendi fare? Non mi piace quella luce nei tuoi occhi. Stai per coinvolgermi in un’altra delle tue follie, vero?» tentennò Sheila.

«Niente guai stavolta, non preoccuparti. Luke si accorgerà di te, bisognerà solo dargli una spinta. Su, vieni con me» disse afferrandola per il braccio.

«Ma dove?» obiettò Sheila.

«Tu fidati» tagliò corto Sam, trascinandola verso la jeep. Dopo aver avvisato la signora Lawson che uscivano, avviò il motore e partì a razzo, diretta in città. Un’ora dopo avevano in mano due biglietti per Los Angeles. Sulla via del ritorno decisero di prendere una strada secondaria. Non era in buone condizioni, ma avrebbe fatto risparmiare un bel po’ di strada. Peccato che a un tratto una delle gomme posteriori si forò.

Sam fermò immediatamente il veicolo e dopo una lunga serie di imprecazioni, scese per andare a rendersi conto del danno.



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